PROVINCIA MILANO: SUI RIFIUTI UN BRUTTO PASSO INDIETRO

La Giunta Provinciale ha ri-approvato il Piano provinciale dei rifiuti, così come chiesto mesi fa dalla Giunta Regionale lombarda. La decisione non è stata unanime – Rifondazione comunista ha votato contro, i Verdi si sono astenuti – e il provvedimento è passato a maggioranza.

L’astensione sulla delibera dell’Assessore Pietro Mezzi dei Verdi, è motivata dal passo indietro che questo provvedimento rappresenta rispetto al Piano provinciale adottato dal Consiglio nel luglio 2007, votato all’unanimità prima dalla Giunta e poi dal Consiglio stesso.

La nuova delibera di Giunta assume come obbligatorie le richieste della Regione che, invece, tali non erano.

I passi indietro consistono in una serie di scelte:
-maglie più larghe per la definizione dei criteri di localizzazione dei futuri impianti
-considerare quello di Abbiategrasso un impianto funzionante (come chiesto dalla Regione), mentre è fermo da anni
-accettare un consistente trend di crescita della produzione annua di rifiuti su base regionale, 2.5% con l’1% contenuto nel Piano rifiuti provinciale
crescita dei fabbisogni da soddisfare attraverso il potenziamento degli impianti di incenerimento attuali: da 500mila a 600mila tonnellate l’anno.

Il piano rifiuti non riafferma il no al proliferare degli impianti di incenerimento rispetto ai quattro esistenti (Desio, Trezzo, Silla 2 e Sesto San Giovanni) e soprattutto non ribadisce la differenza di trattamento tra i rifiuti urbani e speciali.

Con 600mila tonnellate annue da incenerire si rischia di costruire non uno ma addirittura due nuovi impianti in provincia di Milano.

Ora la palla passa al Consiglio Provinciale e sia Rifondazione sia i Verdi hanno già ribadito il loro impegno per modificare quanto deliberato a maggioranza dalla Giunta.