Rinnovabili e aziende green economy contrastano la crisi e cresce l’occupazione del 12%
Se c’è un settore che sta rispondendo positivamente e superando egregiamente l’attuale crisi economica è quello delle rinnovabili. Lo rivela uno studio di Confartigianato secondo cui tra il 2010 e 2011 si è registrata la crescita dell’occupazione pari all’11,9% nei settori dell’installazione di impianti elettrici, elettronici, idraulici, riscaldamento e condizionamento dell’aria. Infatti gli incoraggianti dati di produzione di energia dalle rinnovabili a maggio 2012 con i 14.490 GWh dal fotovoltaico e gli 11.541 GWh dall’eolico confermano che l’Italia si sta imponendo in Europa al pari della produzione francese che si attesta all’11,9% e all’11% della Germania. Tale produzione innesca il circolo virtuoso della green economy ossia di tutte quelle professionalità a essa legate. E le regioni che più vantano addetti sono Lazio, Lombardia, Veneto e Toscana e poi Liguria.
Si consideri che nel medesimo anno nei settori tradizionali c’è stata una considerevole perdita di posti di lavoro, circa 100mila e che è calata nel medesimo periodo la produzione di energia termica da fonti fossili del 2,4%.
In Italia come ha rilevato Unioncamere ci sono circa 100mila e 200 imprese per 369mila occupati ovvero 3,7 impiegati per impresa che ruotano direttamente o come indotto nella filiera FER – Fonti energetiche rinnovabili.
Ora a dover subire una spinta o meglio l’accelerazione è il comparto edile che potrebbe rinascere grazie agli interventi di riqualificazione energetica come ha avuto modo di sottolineare Anna Alfano presidente di Confartigianato Energie Liguria:
Un’ulteriore spinta all’edilizia sugli interventi di risparmio energetico è rappresentata dalle misure introdotte dal decreto crescita, dl 83/2012, che proroga al 30 giugno 2013 il recupero percentuale per gli interventi di riqualificazione energetica, in scadenza a fine anno, anche se l’agevolazione fiscale scende dal 55 al 50 per cento. Gli sgravi prorogati di un anno potrebbero incrementare gli interventi dei privati nel settore, anche in considerazione del fatto che dal 1° luglio 2013, in base a quanto fino a ora disposto dal dl 201/2011, il bonus, salvo ulteriori modifiche, sarà allineato con quello per il recupero edilizio al 36%.
Via | Città della Spezia