RINO PRUITI ( BUCCINASCO): A PROPOSITO DEL NUOVO PGT E DEL CONSUMO DI NUOVO SUOLO

Sono fermamente convinto che Buccinasco debba SUBITO intraprendere una ferma politica urbanistica con lo “stop al consumo di suolo”. Basta con le speculazioni edilizie. Basta con la crescita selvaggia. Basta con il consumo di risorse che non sono rinnovabili.

La totale assenza di un documento di programmazione edilizia (incapacità dell’attuale Amministrazione comunale formata dal PDL + Comunione e Liberazione), paradossalmente, favorisce i ragionamenti e la possibilità di fare proposte sensate.

Oggi difficilmente la maggioranza che governa il Comune riuscirà a fare un nuovo PGT (ex piano regolatore generale), anche se cercheranno sicuramente di venire avanti con delle “varianti” al vecchio piano regolatore del 90’, così come hanno fatto sempre le Giunte di centro-destra a Buccinasco dal ’95 ad oggi.

Interventi estemporanei, piccoli o grandi colpi per il “partito del mattone” che sta “soffrendo” visto che è a “stomaco vuoto” (escluso il Q. re Buccinasco+ che comunque è stato deliberato negli anni ’90 dal centro-destra) da quasi 8 anni! Non proporranno nessun disegno generale, nessuna prospettiva a lungo termine, nessuna “idea di Città”.

Qualcuno obbietterà sicuramente dicendo: Pruiti tu vuoi fermare lo sviluppo! E il lavoro? E l’economia locale? E le case per i nostri figli dove saranno? E le case per chi non può pagare un mutuo o un affitto a prezzo di mercato?

Io potrei rispondere dicendo che non me ne frega nulla, che è compito di chi governa fare le cose e compito dell’opposizione contrastare e controllare… però qui abbiamo un bel “problemino”, cioè chi ci sta governando è politicamente incapace e, se non vanno subito a casa (ma poi magari rivincono le elezioni), si rischia che facciano danni irreparabili (guardate cosa è stato costruito ad Assago in poco più di tre anni a colpi di varianti: milioni di metri cubi di cemento commerciale e residenziale).

Che fare allora? Io nel mio piccolo faccio una proposta semplice: che si proceda subito alla redazione e approvazione del PGT in maniera condivisa, non solo con le opposizioni ma anche con gli altri soggetti sociali del territorio. Un nuovo piano edilizio che stabilisca, inderogabilmente, che non si possa più consumare altro suolo, che sono possibili SOLO trasformazioni edilizie per un massimo di 2.000 nuovi abitanti nei prossimi 10 anni.

Un PGT che ponga dei paletti molto precisi e che permetta al Comune di portare a casa nuovi terreni da destinare a verde perenne, con dei progetti di riforestazione urbana.

Per far questo l’Amministrazione comunale deve cambiare mentalità, quindi non limitarsi ad essere un mero soggetto di autorizzazione dei permessi di costruzione, incassando gli oneri una tantum che poi vanno, inevitabilmente, a finanziare la spesa corrente, cioè le manutenzioni, le scuole e i servizi alla persona (ricordo che la Giunta Cereda ha un buco di bilancio di oltre un milione di euro sulla parte corrente).

Il Comune deve diventare finalmente “imprenditore sociale”, promuovendo delle “Società di Trasformazione Urbana” (STU), cioè delle società pubblico/privato dove il Comune ci mette una sola cosa: il potere di autorizzare le trasformazioni.
La legge regionale (12/05) lo prevede, basta esserne capaci e volerlo fare.

Faccio un esempio. Supponiamo che una società immobiliare abbia un capannone vuoto. Solo se il Comune autorizza la trasformazione in residenziale si possono costruire degli appartamenti.

Ipotizziamo che il Comune dica di sì e conceda la costruzione di 10 appartamenti.

L’Ente potrebbe limitarsi ad incassare gli oneri e chi se visto se visto, cioè fare come ha fatto sempre.

Io invece propongo che il Comune e la società immobiliare costruiscano insieme i 10 appartamenti, cioè fa tutto il privato (tutti i rischi d’impresa sono suoi) che si impegnerà a dare qualche appartamento in vendita a prezzo moderato (edilizia convenzionata a max 2.200 euro al metro/quadro) , oltre a CEDERE GRATUITAMENTE almeno UN APPARTAMENTO AL COMUNE che poi provvederà ad affittarlo a canone SOCIALE secondo una graduatoria, magari prevedendo da subito che una parte dell’affitto vada in conto capitale per il riscatto dopo 25 o 30 anni.

Ricapitoliamo, così facendo cosa otteniamo? Mi tocca mettere dei numeri per far capire meglio di che stiamo parlando:

Stop al consumo di suolo a Buccinasco per SEMPRE !
Costruzione di circa 700 nuovi appartamenti.
Limite certo all’aumento della popolazione (max 2.000 abitanti in dieci anni).
Entrate economiche certe per il Comune.
30% (?!) di appartamenti in vendita a prezzo calmierato (2.200,00 euro al metro/quadro, edilizia convenzionata).
Aumento del patrimonio immobiliare comunale.
10% di appartamenti in affitto a prezzo sociale, cioè almeno 70 unità (canone da casa popolare).

Tutti contenti allora? Ehhh certo che no! Gli speculatori e i palazzinari non saranno contenti per niente! Non ci sono abituati! Per loro è meglio costruire appartamenti spendendo 1.200 euro al metro/q rivendendoli a 3.000 euro al metro/q, cioè con un guadagno netto di 1.800 euro al metro/q !!!

Con la mia ipotesi il loro guadagno diminuirebbe di brutto !

Ma noi ci dobbiamo preoccupare di garantire i guadagni al “partito del mattone”?

Spero proprio di no !

Rino Pruiti
Consigliere comunale
Uniti per Buccinasco
Buccinasco MI
www.rinopruiti.it