RINO PRUITI : Il lavoro come identità !
In questi anni si sono aggiunti tanti nuovi modi di assumere il personale (circa 40), e l’elemento che caratterizza queste modalità vorrebbe garantire la flessibilità nell’uso della manodopera da parte delle aziende, ed invece fa prevalere il precariato. Se questa è la situazione per i nostri giovani, a maggior ragione, nel mercato del lavoro, non c’è posto per persone a bassa contrattualità sociale o in condizione di disagio. Nelle attuali condizioni è normale che persone deboli finiscano ai margini del mercato del lavoro o ne vengano escluse.
Quasi si sostiene che non è possibile per chi è in condizione di disagio, di sofferenza psichica, con problemi di dipendenza o di carcere, aspirare a lavori dignitosi, qualificanti, che favoriscano l’integrazione sociale, che rendano possibile progetti ed investimenti sul futuro.
Bisogna evidenziare che il lavoro offre identità e concreta cittadinanza, perché è il contenitore di diritti e doveri, di rapporti sociali.
Per questi aspetti LA NUOVA AMMINISTRAZIONE COMUNALE dovrà POTENZIARE un servizio già esistente ed oggi praticamente abbandonato perchè depotenziato (prima dalla Giunta Cereda PDL/CL e poi dal Commissario di Governo Prefettizio, con il colpevole disinteresse di alcuni funzionari comunali), dedicando una persona e delle risorse economiche alla funzione di creare dei percorsi per le situazioni di difficoltà occupazionale attraverso degli accompagnamenti finalizzati all’inserimento lavorativo.
Lo stesso Comune si deve rendere disponibile ad inserire situazioni di svantaggio con l’intendimento di permettere loro di sviluppare abilità lavorative attraverso dei progetti professionali specifici. Oggi invece si spendono un sacco di soldi pubblici (centinaia di migliaia di euro ogni anno) solo per fare un pò di “elemosina” a fondo perduto per chi è in difficoltà, senza creare prospettive, senza un progetto… il risultato? La spesa per il comune aumenta esponenzialmente senza benefici concreti per nessuno.
Un altro percorso per l’inserimento lavorativo di figure in situazione di difficoltà è quello attraverso le cooperative sociali (tipo B) mediante convenzione con l’ente pubblico per la fornitura di servizi (manutenzione del verde, pulizia, gestione dell’igiene pubblico, informatica) realizzata sulla base dell’articolo 5 della legge 381/91 che disciplina l’esistenza e l’attività delle cooperative sociali.
Le finalità di emancipazione sociale, che motivano i percorsi d’inserimento, sono assunte come missione da parte di queste imprese. In questi periodi si è parlato più volte dell’aspetto relativo alla convenienza economica legata all’affidamento alla cooperative sociali di attività, come se l’unico metro per giudicare la fornitura di un’attività potesse essere unicamente il prezzo più basso (abbiamo visto quanti guai ci ha creato e quanti soldi ci ha fatto perdere questo sistema con la “storia” dell’appalto del verde pubblico).
Se diventerò Sindaco di Buccinasco, farò in modo che il prezzo venga considerato una tra le componenti valutative e non l’unico criterio di aggiudicazione dei lavori. Sapendo in particolare, per quanto riguarda le cooperative sociali, che l’inserimento al lavoro considerato dal punto di vista della contabilità sociale, permette di contenere i costi economici e sociali dell’emarginazione.
La promozione dell’autonomia personale attraverso il lavoro può fare da argine alle richieste di contributi e sussidi, ma soprattutto porta alla valorizzazione di risorse umane accantonate. Il graduale recupero delle abilità non espresse e il consolidamento di quelle residue colloca l’individuo svantaggiato nel circuito lavorativo, consentendo a una fascia sociale da sempre ritenuta a carico del sistema pubblico di provvedere parzialmente o totalmente ai propri bisogni.
Costruiamo l’alternativa e liberiamo il nostro futuro.
Rino Pruiti
Candidato Sindaco alle Primarie di Buccinasco del 29 gennaio 2012
Lista Civica “per Buccinasco“.
http://perbuccinasco.wordpress.com
rino in questo contesto locale sei un gigante vista la concorrenza :-)
Grazie a voi per i sacrifici e la sofferenza che io posso solo immaginare. La dignità del lavoro x tutti è una cosa che considero dovuta soprattutto x i più deboli. Vedrete che riusciremo a fare bene. Forza e coraggio :-)
scrivo per mio figlio che un lavoro non glielo da nessuno, passa le giornate in casa sulla sua sedia… potrebbe fare e dare molto e il mio incubo è l’idea di quando non ci saremo più noi a proteggerlo e a sostenerlo. Grazie Pruiti che Dio ti benedica sempre.
Lavorando in una cooperativa sociale di tipo B e toccando il drammatico problema quotidianamente con mano non posso che concordare al 100% con quanto scritto da Rino. Se tutte le realtà politiche esistenti adottassero tali semplici principi non solo allevierebbero la condizione di marginalità di molte persone ma ne trarrebbero benefici sociali ed economici.
Non è una questione di destra o sinistra, la Giunta Moratti (Milano), la Giunta Alemanno (Roma) e la Giunta Chiamparino (Torino) qualche hanno fa hanno regolamentato gli statuti comunali inserendo un articolo che prevede la destinazione del 5% degli appalti alle coop sociali di tipo B. Si può fare certamente di più, ma è già un enorme passo avanti.
Il vertice si chiama Mario Monti.
“Cuius regio, eius religio” …
A me va bene tutto.
Flavio
ecco un chiaro esempio di amministratore pubblico liberal che pensa sia a contenere le spese che al sociale, la sinistraclassicatradizionalenovecentesca farebbe bene a imparare in fretta queste ricette e applicarle. bene rino continua così
eccomi! ero distratto : c’è solo Pruiti & Pruiti Sindaco!!!!!!
RINO SEI UN GRANDE !!!!!
Rino molte volte mi fai incazzare ma quando scrivi e proponi queste “cose” finisco inevitabilmente e nervosamente per l’essere d’accordo con chi sintetizza: “c’è solo Pruiti”, e mi tocca votarti sperando in bene.