RINO PRUITI : LETTERA APERTA AGLI ELETTORI DEL PDL DI BUCCINASCO

Questo blog – secondo le statistiche – è frequentato da almeno un 25% di elettori appartenenti al centro-destra, visti gli accessi medi stiamo parlando di almeno 150 elettori del PDL di Buccinasco al giorno.

Tu che sei tra questi perché non commenti?

E tu che fai parte di Comunione e Liberazione e alle scorse elezioni comunali hai ricevuto il “nome” del candidato Consigliere da votare, magari scritto su di un foglietto a matita o stampato su di un “santino”, in modo da eleggerne 4 e aggiogare la politica amministrativa comunale, come ti senti? Come riesci oggi a convivere con la tua fede? Si certo, mi dirai, siamo tutti peccatori e chi sbaglia lo fa sempre come singola persona, il “movimento non c’entra”.

Alcuni di voi sono venuti all’assemblea pubblica del 7 aprile, timidamente qualcuno ha anche preso la parola, in due o tre mi avete scritto incitandomi ad andare avanti così… ma così come?

Veramente non avete altro da dire? Non ci credo! Il tutto non può ridursi ad un momentaneo senso di vergogna o a minimizzare la portata delle accuse (tutte da provare), o peggio a frasi come “tanto sono tutti uguali questi politici”; “io voto sempre il meno peggio”; “mai voterò per i comunisti”; “questi sono fessi perché si sono fatti beccare… gli altri sono stati più furbi”.

Proviamo ad uscire dalle “tifoserie politiche”, cerchiamo di essere obbiettivi con la nostra coscienza per un momento: non siamo tutti uguali e lo sapete bene pure voi.

Io, insieme ad altri amici, vogliamo dialogare con voi, costruire ponti di speranza, ma come ha detto bene Don Luigi Ciotti: “Se il ponte viene costruito contemporaneamente da entrambe le estremità, l’incontro sarà più vicino e più sicuro, l’opera più stabile e duratura”.

Per una volta almeno, per cinque anni almeno, dobbiamo superare le diffidenze, i pregiudizi ideologici, gli interessi e le lobby, riportare la buona amministrazione al governo di questo sfortunato Comune.

Dobbiamo mettere a posto le cose, cauterizzare con il fuoco civico la ferita aperta e sanguinante, rimarrà sicuramente il “segno” ma non ci sarà infezione… non ci sarà più infezione.