Rocco Papalia chieda scusa alla città di Buccinasco
Buccinasco (18 febbraio 2020) – “Rocco Papalia è tornato a Buccinasco. Per noi non è una buona notizia”. Queste le parole del sindaco di Buccinasco Rino Pruiti apprendendo del ritorno a casa di colui che a lungo è stato considerato un boss della ‘ndrangheta e ha scontato fino al 2017 ventisei anni in carcere per reati di associazione a delinquere, droga, armi, sequestri, omicidio.
“Papalia – continua il primo cittadino di Buccinasco – è tornato ad abitare nella stessa palazzina di via Nearco dove lo Stato ha confiscato alla sua famiglia due appartamenti, box e una taverna che abbiamo destinato da anni a un progetto per minori. I nostri ragazzi e Papalia torneranno a essere vicini di casa, separati da un solo cancello. Pur rispettando le sentenze e il lavoro della magistratura inquirente e giudicante, da sindaco e da cittadino guardo a questo ritorno con grande preoccupazione per molte ragioni. Fra tutte: Papalia non si è mai pentito e non ha mai chiesto scusa a una città e a un territorio profondamente feriti dalla presenza della mafia. Penso con dolore anche ai parenti delle vittime, ricordo su tutti il giovane Augusto Rancilio rapito nel 1978 a Cesano Boscone, a due passi da noi, e mai tornato a casa”.
Dopo la scarcerazione nel 2017 (scontata la pena di 26 anni), Papalia è tornato a vivere a Buccinasco ma nel luglio 2018 è stato trasferito presso una casa lavoro in Abruzzo per decisione del Tribunale di Sorveglianza perché considerato socialmente pericoloso. Per la Cassazione non lo è più, manca il vincolo di attualità. Ora Papalia è tornato a Buccinasco, in regime di libertà vigilata. Non può uscire la sera, non può allontanarsi dal Comune e non può frequentare pregiudicati.
Ufficio stampa Comune di Buccinasco