Scatta il conto alla rovescia: via l’amianto da Buccinasco!

Stalattiti_amianto_panelEntro il 28 febbraio i proprietari di edifici, impianti o luoghi che contengono amianto devono inviare all’Amministrazione la documentazione che ne certifica la presenza e l’indice di degrado, come prevede il Piano Regionale Amianto Lombardia

Buccinasco (31 gennaio 2013) – È iniziato il conto alla rovescia per il censimento dei manufatti che contengono amianto. Secondo quanto prevede la Legge regionale 14 del 2012 e come previsto dal Piano Regionale Amianto Lombardia, i proprietari di edifici, impianti o luoghi che ancora non hanno smaltito l’eternit hanno l’obbligo di inviare all’Amministrazione la documentazione che ne certifica la presenza e l’indice di degrado. C’è tempo fino al 28 febbraio 2013.

La presenza di numerosi capannoni industriali con copertura in amianto è pericolosa per la salute, quindi è necessario agire in modo tempestivo sia nell’opera di censimento sia con gli interventi di bonifica e rimozione dei manufatti pericolosi (che spettano ai proprietari): in collaborazione con la Asl, il Comune sta monitorando da tempo gli immobili a rischio, quelli con un elevato indice di degrado e in diversi casi sono state inoltrate delle comunicazioni di sollecito. I proprietari di manufatti contenenti amianto devono verificare periodicamente lo stato dei materiali e se necessario intervenire per mantenerli in sicurezza.

“In concomitanza con l’adozione del nuovo PGT – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Rino Pruiti – e in collaborazione con l’Asl, è scattato il conto alla rovescia, chi non provvederà entro la fine di febbraio a comunicare la situazione del proprio immobile al Comune, rischia pesanti sanzioni che possono anche avere risvolti penali. Crisi o non crisi prima di tutto viene la salute dei nostri cittadini”.

“Da troppi anni infatti persistono situazioni di degrado in capannoni e manufatti che contengono cemento amianto o eternit, – continua Pruiti – queste situazioni devono essere sanate ed è importante procedere subito al censimento di tutte le coperture pericolose presenti a Buccinasco”.

La modulistica e la lettera di trasmissione sono scaricabili sul sito internet del Comune (e reperibili negli uffici di via Roma presso la segreteria tecnica al quinto piano). I documenti dovranno poi essere trasmessi al Settore tecnico – Servizio Edilizia Privata e Urbanistica per mezzo di raccomandata a.r., presentazione presso l’Ufficio Protocollo o tramite l’invio di un’e-mail all’indirizzo: protocollo@cert.legalmail.it

Ufficio stampa Comune di Buccinasco

10 commenti

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  • Amianto: l’UE verso il voto per lo smaltimento definitivo

    Davide Mazzocco

    A pochi giorni dall’inizio del processo d’appello all’Eternit, la Commissione EMPL Occupazione e Affari Sociali del Parlamento europeo ha approvato con 40 voti favorevoli, 2 contrari e 1 astenuto una relazione nella quale l’eurodeputato Stephen Hughes ha proposto lo smaltimento definitivo dell’amianto presente sul territorio comunitario. Ora, perché si vada avanti verso un’Europa ad “amianto zero”, si attende l’assemblea plenaria del Parlamento Europeo in programma fra un mese a Strasburgo.

    L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima in 20-30mila casi all’anno il numero di malattie connesse all’amianto sul suolo europeo. L’Italia è stato – anche grazie alle lotte degli organismi sindacali di Casale Monferrato e allo scrupoloso lavoro del pm Raffaele Guariniello – uno dei primi Paesi a vietare la produzione e la lavorazione dell’amianto con la legge n. 257 del 1992.

    In Europa e nel mondo la situazione è estremamente eterogenea. Mentre nel nostro Paese si è svolta la più importante class action della storia per morti da asbesto, in Canada, Brasile e India, le aziende che producono amianto continuano a lavorare indisturbate, spesso utilizzando i macchinari precedentemente dismessi in Europa.

    Nonostante il divieto di utilizzo l’amianto resta un materiale diffusissimo e altamente pericoloso: il deterioramento di coperture, tetti o manufatti espone al rischio di inalazione delle fibre che possono provocare, anche a distanza di quarant’anni, gravi patologie dell’apparato respiratorio quali l’asbestosi e il mesotelioma pleurico. Edifici pubblici e privati, navi e vagoni ferroviari hanno utilizzato per anni questo materiale e i sistemi di vigilanza del mercato europeo sono ancora troppo deboli per scongiurare l’ingresso e la commercializzazione dell’amianto proveniente dalle nazioni nelle quali la produzione non è stata ancora interdetta.

    Anche la Convenzione di Rotterdam – che regola a livello internazionale le importazioni dei materiali pericolosi e delle sostanze chimiche tossiche – ha inserito tardivamente il materiale, consentendone, in maniera indiscriminata, il commercio sino al 2011. Attualmente l’unico paese ad aver adottato una politica per lo smantellamento dell’amianto (anticipando così la probabile decisione dell’UE) è la Polonia.

    La relazione di Hughes, intitolata Minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all’amianto e prospettive di eliminazione di tutto l’amianto esistente, propone all’UE l’obbligatorietà del censimento e della registrazione dell’amianto. Ma questa è solo la premessa, la parte più onerosa del lavoro sarà il ruolo di coordinamento di un piano d’azione continentale, nazionale e regionale per la rimozione, per la costruzione di discariche e di impianti di distruzione. Fra le richieste alla Commissione Europea vi è l’inserimento di un piano in materia di amianto nella strategia comunitaria per la salute e la sicurezza 2014-2020. Nella relazione di Hughes una parte molto importante è riservata ai criteri per il riconoscimento delle patologie connesse all’esposizione all’amianto, nonché il sostegno alle associazioni delle vittime della fibra killer.

  • @ Roberto Premoli; Il Servizio Edilizia Privata si è occupato dell’esposto in maniera dettagliata e sistematica. Sono state inoltrate richieste di trasmissione modello “NA1” (Censimento manufatti contenenti amianto) a tutti i proprietari dei capannoni di via Lazio (dal civico 2 al 18 e dal civico 9 al 45) per la parte di via prospicente le residenze di via Vivaldi (nello specifico civico 9). La ricerca dei nominativi delle proprietà è stata davvero lunga e complessa in quanto nel tempo i capannoni sono stati venduti e/o frazionati, e comunque molti risultano dismessi.

    A ogni modo abbiamo ottenuto un ottimo risultato, in quanto la maggior parte degli immobili sono stati censiti dando modo di compilare delle tabelle riepilogative. Lo stato dell’amianto non è tale da costituire pericolo immediato ma da dismettere entro 3 anni.Tutta la documentazione è stata trasmessa dal nostro ufficio anche all’ASL competente.

    Per gli immobili non censiti, davvero dell’ordine dei 5, si sottolinea che per alcuni sono tornate le raccomandate per compiuta giacenza, per altre sono trascorsi i tempi dati dall’uffiio per la presentazione della documentazione e stiamo provvedendo a fare un sollecito.

    Vorrei sottolineare che in questi giorni il Servizio Edilizia Privata ha provveduto a pubblicare l’avviso pubblico per il censimento amianto, e sul sito internet tutta la documentazione e la normativa. La settimana prrossima ne sarà dato avviso con manifesti sul territorio.

  • Fabio.

    Finalmente Buccinasco ha un’amministrazione che si fa carico dei problemi della città.
    Erano anni che come Comitato “Buccinasco Senza Amianto” si chiedeva una presa di posizione come questa.
    Grazie.

  • Anonimo

    Spero arrivino le dichiarazioni relative all’area Buozzi-Palermo, la situazione è decisamente allarmante.
    MaP

  • Roberto Premoli

    Buonasera Sig. Pruiti, ha aggiornamenti sulla pratica aperta dal condominio di Via Vivaldi 9 per la presenza di amianto nei capannoni di via Lazio? E’ aperta dal 2011 e dai balconi del condominio le coperture in amianto lesionate si vedono benissimo…grazie per un riscontro.Cordiali Saluti.Roberto

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