Squadra di sindaci contro la mafia “Dare i beni confiscati ai cittadini”
di Francesca Santolini – Buccinasco, 25 luglio 2012 – Trasparenza, legalità, informazione ma, anche, confisca dei beni e messa a reddito degli stessi. Sono questi alcuni ingredienti della ricetta antimafia messa in atto nel Sud Milano. «Siamo sulla buona strada – spiega Rosa Palone, presidente del consiglio del Comune di Buccinasco e già presidente del presidio Libera del corsichese – in quest’area del Sud Milano sono state intraprese diverse attività per combattere la criminalità organizzata. Come prima cosa si è assunta la consapevolezza che la ‘ndrangheta esiste e, di conseguenza, si è intrapreso un percorso di guarigione. Ecco, questa fase è stata ormai superata e si sta lavorando per riportare Buccinasco e gli altri Comuni di questa fascia metropolitana alla normalità, liberandoli da ogni forma di condizionament».
Non solo la Nord-Sud, l’operazione che negli anni ’90 ha portato all’arresto dei boss e all’azzeramento di tutte le ‘ndrine calabresi, la presenza della criminalità organizzata nel Sud Milano, tanto da definire Buccinasco la Platì del Nord, è confermata anche dalle recenti operazioni Parco Sud e Infinito, che hanno raso al suolo diverse organizzazioni criminali. «In questa lotta, il requisito fondamentale è la volontà – prosegue Rosa Palone – se manca quella, anche gli strumenti giuridici potrebbero essere aggirati con degli escamotage.
Poi, come Comune, stiamo mettendo in campo altri strumenti: per esempio stiamo tracciando le linee di indirizzo e controllo per portare più trasparenza e legalità nell’attività pubblica; un lavoro che verrà illustrato nel corso del Consiglio straordinario aperto alla cittadinanza che terremo a ottobre. Non solo, stiamo cercando di recepire le linee guida per l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità, trasformandoli in beni produttivi. Una possibilità potrebbe essere quella di destinare quelle proprietà a cooperative sociali o, anche, a comunità di recupero in grado di produrre lavoro e fare economia».
In questo senso, è attivo anche il presidio corsichese di Libera, che prosegue la sua formazione sulla figura di Angelo Vassallo il sindaco di Pollica ucciso dalla mafia. Proprio Corsico, infatti, è uno dei Comuni che sta dedicando forze, impegno e risorse per la legalità tanto da ricevere un riconoscimento da parte di Eupolis di Regione Lombardia, che ha scelto il Comune di Corsico tra dieci istituzioni che possono rappresentare un modello, nell’ambito della legalità, soprattutto rispetto agli interventi educativi programmati per insegnanti e studenti.
francesca.santolini@ilgiorno.net
IL GIORNO 25 luglio 2012
Presidente i miei sospetti…. ehm ops… RISPETTI !!!
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