«UN PONTE VERSO LA SPERANZA»: LA SOCIETA’ CIVILE CHE GUARDA OLTRE

Buccinasco – Nelle intenzioni dei promotori, si trattava anche di una serata di «catarsi», in cui la cittadinanza si ritrovasse per guardarsi in faccia dopo il terremoti giudiziario che ha travolto il sindaco Loris Cereda portando al commissariamento del Comune. Ma l’incontro di giovedì 7 aprile in cascina Robbiolo si è rivelato già decisamente proiettato sul «dopo», ossia sulla nascita di un nuovo soggetto civico e politico, trasversale ai tradizionali schieramenti, con l’obiettivo di vincere le amministrative del 2012.

Una lista civica che vede schierati in prima fila l’ex sindaco Maurizio Carbonera , l’ex consigliere d’opposizione Rino Pruiti , Paolo Caimi , già referente per «Sosteniamo Buccinasco», e Alberto Peronaci del Comitato di Guido Rossa. E che si propone di rivolgersi non solo al tradizionale elettorato di centrosinistra, ma anche a quanti non si riconoscono più negli attuali rappresentanti di centrodestra.

«Quello che è successo “ ha spiegato Pruiti “ ci ha portati ad una situazione drammatica. Ma noi vogliamo subito iniziare a parlare del futuro e di speranza». «Pianificazione, formazione e gioco di squadra» sono gli elementi che Caimi mutuerebbe dalla cultura aziendale per portarli nell’amministrazione della cosa pubblica, pur sottolineando la differenza sostanziale negli obiettivi tra un’impresa («il profitto personale») ed un comune («il bene della collettività »).

Numerosi gli interventi da una platea trasversale, composta anche da persone che avevano votato Cereda nel 2007, qualche giovane, cittadini che si affacciano per la prima volta in un contesto pubblico.

Non è mancato qualche spunto critico o polemico nei confronti del nascente progetto, perplessità sollevate soprattutto da esponenti politici del Pd presenti in sala. Forse anche perché l’incontro ha sancito ufficialmente la fuoriuscita di Carbonera dai democratici. «I partiti tradizionali “ ha detto“ sono ormai superati dalla storia, anche a Buccinasco». L’ex sindaco ha individuato in urbanistica, servizi alla persona, legalità , bilancio e lavori pubblici i cinque fronti su cui la nuova formazione civica dovrebbe portare una prospettiva di discontinuità rispetto al passato: «Costruiamo un ponte per ricreare il sogno di un luogo in cui vivere insieme. Poi, dopo cinque anni, si potrà forse tornare a parlare di destra e sinistra».

Il discorso di un candidato sindaco? Apparentemente no. O perlomeno non ancora: «Ma se non si presenteranno candidati proponibili, di sicuro, con responsabilità , come cittadino mi proporrei».

Federico Ughi

Articolo pubblicato il 15/04/11
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