Una maschera di Guy Fawkes per Rino @Pruiti ? Episodio IV: la nuova speranza

[di Alberto Schiavone] Per Buccinasco e’ una lista civica inserita nella coalizione di centro sinistra, fatta da un gruppo di persone diverse come cultura politica ed esperienza sociale, provenienti da comitati pubblici, associazioni cittadine o più semplicemente dalla società civile. Uniti tutti insieme da un solo principio, quello di fare qualcosa di concreto per la propria citta’. Per Buccinasco e’ una cosa nuova, ma soprattutto e’ una cosa vera(!), un’idea persino troppo avanzata per il suo tempo, per questo non e’ facile capirla e non e’ facile spiegarla, nasce all’interno di un sistema politico ultra conservatore, che la accoglie prima con ilarità e disprezzo, poi con sospetto e ostilità, e che vede in questa lista civica fatta di gente semplice un rapace intruso pronto a ghermire voti, consensi e privilegi dei quali e’ gelosissimo.

Ma come funziona un progetto come questo nel concreto?

La rete alimenta la lista, ne pompa democrazia vera(!) all’interno, tramite incontri partecipati via mail senza confini e gerarchie, trasforma blogs e socialnetworks in occasionli confronti di opinioni e convergenze su questioni locali e nazionali. Permette collegamenti e cooperazioni tanto rapidi da essere impensabili con i metodi convenzionali.

Personaggi carismatici e d’esperienza aiutano la lista ad investire le sue energie in strategie politiche costruttive senza ricoprire alcun ruolo gerarchico particolare all’interno di questa. All’interno della lista nessuno comanda e nessuno obbedisce: tutti partecipano!

La forza vera della lista e’ l’inesauribile entusiasmo che pervade i suoi fautori, permette di superare ogni ostacolo e di non arrendersi mai, vince la stanchezza e la frustrazione per gli insuccessi; cresce esponenzialmente con le vittorie, come il sorprendente secondo posto alle primarie a solo una manciata di voti dal candidato del PD.

Ma dove sperano di arrivare veramente questi qua’?

Gli ostacoli sono molti, avversari ed alleati fanno tutti parte di un sistema arcaico che non vuole cambiare e respinge l’innovazione come i villaggi medioevali facevano con gli untori, ma i pestiferi guastafeste di Per Buccinasco non si fanno scoraggiare, le insidie maggiori potrebbero essere tuttavia interne. Durante un confronto elettorale serrato e breve la democrazia partecipata della lista si dimostra poco flessibile per inserirsi con successo nei tempi di una campagna comunicativa che necessita riflessi rapidi, forse la lista dovrebbe dotarsi di una struttura più snella e decisionista in questi frangenti, capace di pilotare le comunicazioni in modo efficiente: quello che e’ mancato alle scorse primarie, forse.

Ma chiediamo direttamente a loro!

Veramente qualcuno ha lasciato le lista in polemica con la collocazione della stessa nella coalizione di centro sinistra?

Elisa Capanna: “più che per la collocazione nella coalizione di csx, credo che la decisione di qualcuno di fuoriuscire dalla Lista sia il risultato della presa di coscienza di non condividere fino in fondo i progetti, le velleità ed il modus operandi della Lista stessa. La scelta di coalizzarsi col csx credo sia nata dapprima come strategia politica per non partecipare alle elezioni in maniera simbolica ma per cercare di vincere. In un secondo momento la completa concertazione del programma elettorale ha consacrato tale scelta e la Lista ha potuto proseguire il suo percorso non tradendo in alcun modo la propria coerenza.”

Credete davvero che la struttura organizzativa della lista sia la più idonea ad affrontare l’imminente campagna elettorale?

Rosa Palone: “certo la struttura orizzontale della lista è idonea in una realtà medio piccola come Buccinasco. Da noi funziona il princio democratico (senza P). E’ vincente l’idea della maggioranza, poi abbiamo due coordinatori e un gruppo comunicazione che si occupano di organzzare e dare forma agli aspetti più pratici.”

La presenza di personalità carismatiche come Pruiti e Carbonera nella lista viene vissuta come una risorsa o un impegno?

Elisa Capanna: “non siamo mitomani. Sappiamo benissimo che il nostro essere ‘cittadini responsabili‘ vale poco o nulla senza qualcuno che ci guidi e ci faccia luce su dinamiche e funzionamenti della macchina del potere. Noi possiamo mettere idee ed entusiasmo, ma non andremmo lontano senza persone che SAPPIANO COME SI AMMINISTRA UNA CITTÀ! Pruiti e Carbonera sono il nostro collegamento con un mondo, prima lontano, in cui vogliamo e dobbiamo entrare senza errori od inesperienza.”

Avevo anche chiesto se Caimi e’ davvero così grasso? Se Pruiti e’ egocentrico come sembra? Se Carbonera e’ altero o semplicemente scorbutico? Ma non mi hanno risposto, per dindiridina, son proprio strani !

due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta ed e’ per questo sono diverso!” Robert Frost, La strada che non scelsi.

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