Una maschera di Guy Fawkes per Rino Pruiti? Saccio el goleador .

di Alberto Schiavone – Buccinasco – Qualche volta la vita è sorprendente, capita che invece di restare chiusi nel loro sito web, la città spaziale, e rigorosamente fuori dalla realta’, anche i  SaccioBoys escano a fare  un giro per Buccinasco. È accaduto lo scorso Sabato, dopo aver fatto colazione con cappuccino, brioche e  funghi allucinogeni, Saccio si è recato al mercato per controllare che il vice Sindaco e la sua lista di nord coreani stavano davvero compiendo attività regressive e oscurantiste, lui la politica partecipata la chiama così.

Tutto contento ha potuto constatare che non era presente il loro banchetto per raccogliere le firme a favore della scuola pubblica (eppure ci stava ndr) . Ma, con occhio aquilino, ha scorto vicino al tavolo del PD una loro bandiera, ergo i nord coreani han convinto gli alleati e ne han fatto dei collaborazionisti.

Una deduzione “brillante”, purtroppo la realtà era che il banchetto della lista Per Buccinasco era vicino a quello degli amici del PD, i cittadini passavano ad inscriversi alle primarie e poi a firmare per la scuola pubblica, o viceversa. Ma tutto questo a Saccio è sfuggito, accalorato dal presunto misfatto si è recato al supermarket dove ha incontrato il Sindaco, lui Jack lo chiama così, il quale commosso dallo stato di confusione del poverino ha cercato di calmarlo e spiegargli che al mercato a parlare con i cittadini ci vanno tutti (tranne i SaccioBoys), chi per le primarie, chi per raccogliere le firme, ma Saccio ha capito tutt’altro, cioè che Sindaco e viceSindaco sono separati in casa e non si rivolgono manco la parola. Insomma, un sillogismo di una logica inattaccabile, come direbbe Montaigne: “il salame fa bere, bere disseta, il salame disseta”.

Tornato a casa, dopo una giornata come questa, il buon Saccio si e’ cimentato in un’analisi puramente aritmetica del problema della scuola materna ‘parrocchiale’, cioè ha cominciato, comprensivamente, a dare i numeri!

Un equazione complicatissima: la radice quadra della scuola di  Reggio Emilia costruita sull’ipotenusa dello gnocco fritto , che produce la spinta verso  il basso della materna di Corsico, diviso quei pazzi bolscevici di Per Buccinasco, no aspe … , erano nord coreani, moltiplicato per 250 bambini,  elevato al quadrato dei costi di un nuovo asilo, fratto il logaritmo  dei meschini amministratori, sottratto il PDL, no aspetta, quelli son amici suoi,  allora integrale delle ipotesi, poi elevato alla potenza di 1, 2, 3, … stella (!), insomma, tutto sommato  il risultato pare sicuro: a colazione  non  sostituire i corn flakes con i funghi allucinogeni!

Tutto questa odissea  per un concetto impermeabile alla sua comprensione: l’equità !
Infatti proprio chi, come lui, solleva un eccezione a favore della scuola Don Stefano Bianchi, ai tagli generalizzati alla quale è sottoposta tutta la scuola pubblica in questo difficile momento di crisi, ne fa’ un effrazione alla regola sociale, cioè un privilegio. Si chiama autogol, e quando lo si segna, tutte le analisi e le spiegazioni sono… inutili !

“Le due città gemelle non sono uguali, perché nulla di ciò che esiste o avviene a Valdrada è simmetrico: a ogni viso e gesto rispondono dallo specchio un viso o gesto inverso punto per punto. Le due Valdrade vivono l’una per l’altra, guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano.” Italo Calvino, Le città invisibili.

7 commenti

  • Congiù Renato

    Continuo a credere che la satira non serva a niente, servono una raffica di querele verso i seminatori di odio e i mistificatori della realtà; comuque contenti voi contenti tutti, ciao

  • per la scuola pubblica

    ottima satira , però questi personaggi da operetta non possono capire , non vi illudete, complimenti e continuate la vostra opera meritoria

  • Luigi Arnone

    Davvero divertente. Secondo me anche il Signor Saccio trova divertente questa sagace e graffiante ironia. Complimenti.

    Saluti

  • andrea

    Bello l’articolo di Alberto e pure spassoso.
    Rimane l’amaro di chi non vuole vedere la verità.
    Saccio come quei giapponesi che anche venti anni dopo la fine della guerra continuarono a combattere non credendo alla pace tra le nazioni.
    Contento lui, l’importante è che non faccia o “si faccia male”

  • gm

    Non comprendo l’accanimento nei confronti di chi ha dimostrato e continua a dimotrare di avere molto tempo a disposizione e non sapere impegnarlo in altro modo che scrivere, scrivere, scrivere…..Tutta questa mole di parole richiede anche fantasia, oggettivamente condita da spirito di vittima di complotti siderali. A persone così capita anche di incontrare spiriti affini, e così è successo.
    Tanto questo tipo di persone, ritengo anche in buona fede, avranno sempre da borbottare e – statisticamente – più si parla e si scrive maggiore è la possibilità di straparlare e scrivere baggianate.
    Suggerisco quindi di spegnere i riflettori e lasciare che queste persone trovino lo sperato conforto nella penna.
    Naturalmente tutto deve avere un limite : quindi in caso di palese esagerazione prima un bel cartellino giallo, poi quello rosso ( querela).

  • Marco Rossi

    Così Rino da nazista è diventato nord coreano. Non c’è più limite , davvero !!!

  • Anonimo

    Sublime. Spassosissima la foto, ma come fate?

    Complimenti