una tragedia: Il tarlo asiatico abbatte gli alberi di Buccinasco
Regione Lombardia ha pubblicato un’ordinanza che prescrive al Comune di concedere al personale ERSAF l’area di forestazione urbana di via Morandi per l’abbattimento di tutte le piante colpite o a rischio di infestazione dall’Anoplophora chinensis. Il sindaco Pruiti: “Una catastrofe che ci costringerà a sacrificare centinaia di alberi. Ne ripianteremo altrettanti di specie non a rischio”.
Buccinasco (6 ottobre 2022) – “Il tarlo asiatico colpisce in modo massivo gli alberi di Buccinasco in un’area che amiamo, il bosco di via Morandi dove tanti di noi passeggiano e respirano. Una catastrofe a cui purtroppo potremo rimediare solo programmando per il futuro nuove piantumazioni di specie non a rischio di infestazione”.
Così il sindaco Rino Pruiti commenta l’Ordinanza regionale che prescrive al Comune di Buccinasco di concedere al personale ESRSAF l’area di forestazione urbana di via Morandi per l’abbattimento di tutte le piante colpite o a rischio di infestazione da Anoplophora chinensis (il cosiddetto tarlo asiatico).
Ogni anno, infatti, il Servizio Fitosanitario Regionale è tenuto ad effettuare un monitoraggio intensivo delle piante presenti sul territorio regionale al fine di provvedere, se necessario, a misure fitosanitarie volte al contenimento del coleottero estremamente nocivo per molte specie di latifoglie e conifere ornamentali, arboree e arbustive sia in ambito forestale che urbano.
Le misure necessarie, purtroppo, quest’anno coinvolgono anche il territorio del Comune di Buccinasco, nell’area forestale di 19 ettari in via Morandi dove ci sono centinaia di piante autoctone lombarde, soggette all’infestazione da tarlo asiatico.
Pertanto in quest’area da lunedì 10 ottobre dovranno abbattuti aceri campestri, ontani, carpini bianchi, noccioli, biancospini, meli selvatici, salici bianchi e olmi campestri. Si tratta purtroppo di centinaia di piante in un’area di grande pregio del territorio comunale.
“Dobbiamo nostro malgrado – continua il sindaco Pruiti – prendere atto di questa ordinanza necessaria di Regione Lombardia. Da lunedì prossimo i tecnici di ERSAF inizieranno gli interventi come fanno ogni anno in molte aree di tutta la Lombardia. Un provvedimento che non accettiamo certo a cuor leggero ma non si può evitare: il responsabile del Servizio Fitosanitario Regionale tiene conto di regolamenti europei, statali e regionali che impongono misure fitosanitarie di contenimento del tarlo asiatico, molto nocivo per le piante. Le piante infestate sono tutte autoctone: programmeremo nuove piantumazioni per i prossimi anni, come inserito anche nel nostro Piano di mandato, con mille nuovi alberi ogni anno, di specie non a rischio di infestazione da tarlo asiatico”.
Di origine asiatica, il tarlo asiatico in Europa è stato segnalato per la prima volta nel 1980 in Olanda dove però nel 2010 è stato ufficialmente eradicato. In Italia è stato segnalato per la prima volta nel 2000 proprio in Lombardia; solo in seguito l’insetto è stato rinvenuto anche in Lazio e Toscana. In molti casi i focolai sono stati efficacemente eradicati, in altri le misure di contenimento sono in corso di attuazione (fonte: fitosanitario.regione.lombardia.it).
Ufficio stampa Comune di Buccinasco
No perché sono essenze immuni, non attacca tutti
Ora ci sono centinaia di tronchi tagliati e accatastati (da inizio lavori) accanto a piante sane. Ma il coleottero non attacca così altri alberi?
Tina Miglionico, no purtroppo non è fattibile, si può cercare di catturare il coleottero ma una volta attaccato albero si può solo abbattere bruciando il legname.
Mi scusi signor Sindaco,ma perché non si tenta una disinfestazione drastica prima di abbatterli? sono un ex custode di Milano più è ricordo che anche nel mio condominio erano stati attaccati dalla larva asiatica, è il nostro giardiniere IDEALVERDE aveva fatto più volte un trattamento di disinfestazione e si sono ripresi, sé non crede faccia un giro al condominio 4 di Milano più.
Piantiamo conifere, che oltre ad essere immuni al tarlo, sono belle anche d’inverno e resistono molto bene alla siccità.
Ad esempio i cedri del Libano presenti sul territorio sono tutti in ottima forma, così come i Pinus Pinea e le varie picee, nonché i cipressi.
Anche le classiche magnolie sono molto resistenti.
Tra le caducifoglie, i bagolari si adattano ancora molto bene al clima attuale e possono diventare pure secolari.
Pessimo modo di iniziare la giornata. L’area verde di Via Morandi era orami un’osai di pace e bellezza e non riesco nemmeno ad immaginarla diversamente, La frequento da oltre 32 anni ed ho visti le pianticelle diventare alberi, scoiattoli e conigli correre qua e la ed ora, purtroppo, diventerà un cimitero. Spero che, nonostante la situazione economica, sia possibile piantare alberi di dimensioni apprezzabili e non piccoli arbusti.
Giornata triste.