“VADA A BORDO CAZZO!”

Capitano De Falco

Glielo ordino torni a bordo di quella nave, cazzo“, a pronunciare queste parole rivolte al comandante Schettino che scappa dalla nave che affonda, è il capitano di fregata Gregorio De Falco, classe 1964, che coordina i soccorsi durante la tragedia del Concordia. “È vero sì, piango, mi capita di piangere, non credo sia una debolezza. L’umanità non è una debolezza“, dice con tranquillità De Falco ai giornalisti, così diventa il simbolo di un’Italia diversa, dignitosa, umana, metafora epica della lotta tra eroismo e codardia, tra onore e disonore.

Se la nave Italia non affonderà sarà per merito dei tanti De Falco che, nonostante tutto e tutti, rimangono al loro posto e ci ordinano di fare la stessa cosa, di fare il nostro dovere, specialmente se abbiamo l’ambizione di ricoprire ruoli di responsabilità.

Grazie capitano.

Rino Pruiti
www.rinopruiti.it

13 commenti

  • Simone Arcangeli

    Abbiamo trovato l’eroe e abbiamo trovato il capro espiatorio.
    Adesso cerchiamo di tornare alla realtà, e indagare a fondo anche su chi ha sempre incentivato le pratica dei vari saluti alle isole (compagnie navali ed enti locali) e su chi non ha mai sanzionato gli avvicinamenti pericolosi alle coste (capitanerie di porto e chi per essi).
    w l’italia

  • Roberto

    Leggo in internet che per i suoi compaesani Schettino è un EROE !!
    Ha salvato dal disastro oltre quattromila persone……dicono loro….!!

    Presto ridiamogli un’altra nave da crociera che ne salverà molte altre……cosa stanno aspettando alla Costa Crociere di dargli una medaglia ricordo???

    P.S.
    certo che la “solidarietà” tra conterronei è stupefacente!!!

  • Fabio, è quasi scontata la conclusione. Siamo tutti responsabili di questo degrado e di quello che accade al nostro bel paese. Anche l’area di csx ha delle responsabilità enormi per questa situazione. Secondo me oggi chi vuole fare “il capitano” o anche solo “l’ufficiale” sulla nave Italia, per dare ordini e chiedere sacrifici (agli altri), lo può fare solo se è politicamente immacolato, deve rinunciare a TUTTI i privilegi, alle immunità, alle scappatoie legali, ai vitalizi e ai giochetti di potere.
    Non parlo di uomini della “provvidenza” o di eroi moderni, mi bastano degli esseri umani NORMALI che facciano “semplicemente” il proprio dovere.

  • Romeo

    Rino, questa tua risposta-considerazione è da incorniciare! Bravo! Spero che la leggano in tanti.

  • Anonimo

    Un Paese alla deriva in cui Schifani, Casini e Rutelli vanno alle Maldive per brindare. Brindare a cosa? Alle nuove tasse, alle nuove accise, ai disoccupati, ai cassintegrati, agli evasori, allo spread? A che cosa hanno brindato … ?

  • Roberto siamo in un paese dove la maggioranza dei parlamentari ha votato per dire che Ruby era la nipote di Mubarak… con Ministri che hanno dichiarato che qualcuno gli ha pagato la casa a “sua insaputa”… con imprenditori che la notte del terremoto dell’Aquila ridevano… con dei Senatori della Repubblica che hanno detto più volte che Mangano era un eroe… un Paese moralmente ed eticamente devastato che deve risorgere utilizzando l’arma più potente che c’è : la normalità

  • Roberto

    Rino è drammatico ma ormai è cosi !
    La cosa che mi sta facendo più incazzare l’ho sentita solo stasera al TG3 ed è che Schettino avrebbe dichiarato che non ha abbandonato volontariamente la nave ma che ” AIUTANDO GLI ALTRI SONO INCIAMPATO E CADUTO IN UNA SCIALUPPA….” !!!!!!
    AVETE CAPITO IL POVERETTO CHE COSA HA DICHIARATO….!!
    Ha dichiarato di essere un infame ….con la mentalità da infame !!
    Mi fermo perchè sennò sbrago…!!

  • è possibile che la tragica mancanza di professionalità di alcuni renda speciali le persone normali? Ecco, essere normali in questa Italia di oggi è diventato eroico?

  • Marco Savastano. È questo il nome che dovete scrivere. E dovreste fare una pagina di soli nomi di marinai della Guardia costiera, della Marina militare, della Finanza, dei carabinieri, dei vigili del fuoco, della Protezione civile, che quella notte hanno dimenticato se stessi per gli altri. Savastano, dicevo. Lo hanno calato su quella nave al buio, con una muta invernale e un palmare, non una radio, non un filo con noi. Si è buttato a capofitto lì dentro senza pensare alla sua vita ma a quella di chi cercava di salvare. Si muoveva in un ambiente che non conosceva, tra suppellettili sfasciate, acqua, passeggeri che gridavano al buio. Chi è l’eroe? Io che strillavo con Schettino o lui, che ascoltava le urla di supplica di quelli che volevano essere salvati e non capivano perché perdeva tempo ad imbracare alle barelle spinali i feriti più gravi da tirare su con l’elisoccorso?”.

  • Roberto

    Il capitano De Falco da gran signore qual’è ha dichiarato al TG che in realtà “l’eroe ” è un suo sottoposto che ha ricevuto le chiamate dei passseggeri e per primo ha contattato la nave. Dalla risposta ricevuta “non tornandogli i conti ” ha avuto un serio dubbio sulla reale situazione a bordo e dopo 14 minuti ha richiamato di sua spontanea volontà venendo a canoscenza della reale situazione. A quel punto ha dato l’allarme ed ha chiamato in causa DE FALCO che ha fatto il resto….!! Merito a entrambi quindi !! Il nome lo sapremo in queste ore perchè purtoppo io non l’ho memorizzato e trovato in internet.

  • Si Fabio, forse hai ragione tu e sono pessimista anch’io ma ==> stiamo a bordo cazzo!

  • Rosa Palone

    E come ha detto lo stesso Capitino De Falco: non sono un eroe, ho fatto semplicemente il mio dovere.

  • Caro Rino, purtroppo non riesco a vedere il bicchiere mezzo pieno, la mia attenzione è costantemente centrata su quello mezzo vuoto, sulle dinamiche che hanno portato i tanti comandati Schettino alla guida del Paese e che lo stanno affondando al pari della Costa Concordia. Purtroppo dalla Costa Italia non sarà così facile trarsi in salvo. Buona.. visione