Via Nearco, lo Stato risponde all’appello di Buccinasco
Il Prefetto di Milano ha scritto al sindaco Rino Pruiti, proponendo di destinare l’immobile confiscato a un progetto di accoglienza di cittadini ucraini. Sarà gestito dalla Diaconia valdese nell’ambito dei percorsi di integrazione del Piano di zona corsichese, di cui capofila è il Comune di Cesano Boscone che ha già sottoscritto un accordo di collaborazione con la Prefettura
Buccinasco (13 marzo 2023) – L’immobile di via Nearco 6 a Buccinasco, confiscato alla ‘ndrangheta e assegnato al Comune di Buccinasco, tornerà a vivere con un nuovo progetto sociale dedicato all’accoglienza dei cittadini ucraini in fuga dal proprio paese, su proposta della Prefettura di Milano che ha risposto all’appello del sindaco di Buccinasco Rino Pruiti e intende coinvolgere i Comuni del Piano di Zona del Corsichese e la Diaconia valdese.
Le istituzioni del territorio, quindi, si stringono attorno alla comunità di Buccinasco e, insieme, torneranno a utilizzare l’immobile confiscato, proseguendone l’uso sociale come prevede la legge 109/96.
Dopo anni di attesa, lo scorso gennaio la quarta sezione civile del Tribunale ordinario di Milano, come è noto, si è pronunciata nella causa intentata dalla famiglia Papalia contro il Comune di Buccinasco sulla nota vicenda del cortile che affaccia esclusivamente sui locali assegnati all’Amministrazione comunale, ma non è incluso formalmente nella confisca. Secondo quanto stabilito dalla sentenza, alla famiglia Papalia è consentito l’uso del cortile e il Comune ha dovuto rimuovere l’inferriata che ne impediva l’accesso.
“Quel cancello – ricorda il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti – per il Comune di Buccinasco è un confine invalicabile: come ho sempre detto e ribadisco, la nostra Amministrazione non è disponibile ad accettare alcun compromesso e alcun dialogo con la famiglia Papalia. Per questo all’indomani della sentenza ho scritto al Prefetto Saccone per rimettere nelle mani dello Stato un bene che non può e non deve essere abbandonato. Lo ringrazio perché la sua immediata disponibilità si è tradotta subito in fatti concreti, con il coinvolgimento dei Comuni del territorio che si prenderanno carico di un nuovo progetto di accoglienza gestito dalla Diaconia Valdese che già collabora con il Piano di Zona del Corsichese per l’accoglienza delle famiglie ucraine in fuga dalla guerra”.
A distanza di un anno dallo scoppio del conflitto ucraino, come scrive il Prefetto al sindaco di Buccinasco in una lettera protocollata venerdì 10 marzo, sono presenti sul territorio lombardo circa 39.977 cittadini ucraini, di cui 12.808 nella Città metropolitana di Milano e la Prefettura di Milano continua ad assicurare a tutti gli ucraini che ne facciano richiesta una sistemazione in centri d’accoglienza straordinaria.
Giornalmente emerge la necessità di nuovi posti disponibili che viene soddisfatta ricorrendo anche all’utilizzo dei beni in gestione all’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata o di immobili degli Enti locali.
In questo contesto – propone il Prefetto – l’immobile di via Nearco potrebbe essere utilizzato per l’accoglienza dei cittadini ucraini, mettendolo a disposizione del Comune di Cesano Boscone che, in qualità di capofila per l’Ambito territoriale del Corsichese, ha già sottoscritto con la Prefettura un accordo di collaborazione.
In questo modo la gestione dell’immobile e delle esigenze dei cittadini ucraini verrebbe assicurata interamente dalla Diaconia Valdese, soggetto gestore individuato dal Comune capofila nel percorso di accoglienza, con l’esplicito incarico di assicurare il corretto utilizzo delle aree comuni e di relazionarsi con gli altri proprietari.
La Prefettura manterrà un ruolo di vigilanza sulla corretta attuazione dell’accordo di collaborazione per l’accoglienza straordinaria.
Ufficio stampa Comune di Buccinasco